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in memoriam Remco- in Italiano

Il mio grande amore Remco è morto il 23-08-23. Siamo stati insieme per tutta la nostra vita per quasi 40 anni. Abbiamo viaggiato insieme attraverso il nostro amato Paese per più di vent’anni e ci abbiamo trascorso molto tempo. Naturalmente non può mancare in questo sito un in memoriam riguardante le sue (nostre) avventure in Italia; questo bel sito che ha costruito per me.

Remco amava  viaggiare in moto e le  montagne aspre e i passi erano sempre attraenti. L’Abruzzo era la sua regione preferita e Campo Imperatore o la Majella non venivano mai tralasciate. Scoprire strade sconosciute, camminare su sentieri inesistenti e sempre alla ricerca dell’avventura: questo è ciò che caratterizza Remco. Il fatto che a volte ciò comportasse “incidenti” non lo ha rallentato. In effetti, si è rivelato contagioso perché quante avventure abbiamo vissuto insieme.

Non ha mai veramente perso i suoi capelli selvaggi (e lunghi). Letteralmente e figurato. Non un uomo ma un eterno ragazzo, così dicono di lui gli amici italiani. Nocciolo bianco con buccia cruda. Tipo tosto. Tra noi è stato amore a prima vista tanto tempo fa. I fuochi d’artificio stavano scoppiando e con gli alti ma sicuramente anche bassi necessari, ci siamo rivelati fatti l’uno per l’altra. Il fatto che abbiamo festeggiato il nostro trentesimo anniversario sul Vesuvio vuol dire qualcosa.

Abbiamo trascorso la maggior parte degli ultimi anni vivendo in Italia, nel nostro villaggio in Molise, dove anche lui amava stare. La pace, la natura, la vita del villaggio, gli amici, il modo in cui si divertiva e i progetti di rimanere lì permanentemente erano a buon punto. La malattia c’è sempre stata ma non ha mai permesso che dominasse le nostre vite. Quando inaspettatamente siamo dovuti tornare nei Paesi Bassi alla fine di giugno e lui sapeva che quella sarebbe stata l’ultima volta, siamo riusciti a fare un bellissimo, ultimo viaggio di ritorno in Olanda di sei giorni. Ci è sempre piaciuto viaggiare insieme. Abbiamo rinunciato a calcolare quante migliaia di chilometri abbiamo percorso insieme in macchina, su entrambe le moto o su una combinazione delle due. Ho scherzato dicendo che negli ultimi anni ero io il mulo da soma con la macchina che lo seguiva (anche se facevamo strade diverse e ci incontravamo la sera in albergo perché lui voleva andare con la moto). Amore vero, vero?

Durante i suoi quasi 4 anni di malattia, Remco ha combattuto coraggiosamente e sempre alle sue condizioni. Tra tutta la chemioterapia, le operazioni e gli appuntamenti in ospedale, ha continuato a camminare, andare in moto, fare viaggi nel fine settimana, trascorrere mesi in Italia e godersi ciò che poteva fare. Duro com’era, ha preso lui stesso anche l’ultima decisione e così ha mantenuto il controllo della sua vita e del suo addio fino alla fine. Nessuna dipendenza dagli altri, nessuna cura, nessun letto di malattia. Il suo limite era chiaro, per questo ho Rispetto. Nel corso della sua vita ha raggiunto tutti i limiti e spesso li ha oltrepassati. Tuttavia, egli stesso determinò il confine finale. Basta così diceva. Fortunatamente, questo è stato onorato.

Mi manca il mio amato compagno di vita, il mio fotografo e costruttore di siti, il mio McGyver con le mani d’oro che aveva una soluzione per tutto, il mio onesto uomo “quello che vedi è quello che ottieni” e senza fronzoli. Mi manca la mia cassa di risonanza con i piedi per terra e il nostro umorismo nero. Sì, anche la sua voglia di tenere tutta la roba e le nostre divergenze di opinione. Fortunatamente ho potuto ringraziarlo consapevolmente per la nostra vita insieme, per nostra figlia e per la libertà ed eterno sostegno che mi ha dato con tutti i miei progetti in Italia. Anche se era già stato detto tutto, ci siamo capiti spesso senza parole. Una grande consolazione che la fine sia andata esattamente come voleva e che abbia potuto comunque decidere il suo addio. Gli auguro la pace, ma la perdita è così grande. Sì, sono forte e ho sempre fatto molto da sola, ma questo non diminuisce la tristezza e il dolore che fa proprio male.

Remco, non eri un santo ma mio compagno di vita, mio grande amore, mio tutto: ti amo e tu sei in me per sempre.

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